40 anni di Casa

Un coro di voci amiche e i ricordi di chi ha fatto la storia della Casa dell’Ospitalità di Ivrea. Perchè fissare la memoria è il primo passo per evitare che le cose si perdano.

Un coro di tante voci amiche

Nel 2011 viene pubblicato un libro in occasione dei 40 anni dalla nascita della Casa dell’Ospitalità. La pubblicazione non è il frutto di un singolo autore, bensì è “un coro di tante voci amiche, che vogliono che la storia della Casa dell’Ospitalità non vada perduta”.

Il racconto non tanto di un’istituzione ma di persone, con la volontà di scrivere un pezzo di storia, di fermarlo e raccontarlo perché la memoria della Casa e delle sue metamorfosi in sintonia con i tempi, sino alla situazione odierna, conservassero un “volto”, una “voce” narrante di chi la Casa l’ha abitata e a cui, al contempo, ha dato vita.

La pubblicazione prevede una prima parte con “Gli inizi”, frutto dei contributi di Mons.Bettazzi e Mons.Miglio, e la cronistoria, suddivisa in due capitoli, “1971 – 2011 Quarant’anni di storia della Casa” e “La Casa dell’Ospitalità oggi”. Una parte forse un po’ lunga, ma che bisognava pur scrivere, perché la memoria della Casa e delle sue metamorfosi in sintonia con i tempi, sino alla situazione odierna, non andasse perduta. La seconda parte della pubblicazione si compone di “Ricordo di coloro che ci hanno lasciato” e di ”Testimonianze”. Il “Ricordo di coloro che ci hanno lasciato” parlerà soprattutto al cuore di chi li ha conosciuti; volti amati che hanno fortemente contribuito a dare un’impronta a questo luogo di amicizia e fraternità. 

Per quanto riguarda le “Testimonianze”, raccomandiamo a tutti di leggerle, perché sono la storia viva raccontata da chi l’ha vissuta, con intensità e amore, a volte con affettuoso umorismo. Pensiamo che leggerete volentieri anche il capitolo con i contributi arrivati “Direttamente dalla Casa” e soprattutto ne apprezzerete le fotografie. Se poi sfoglierete i “Documenti” troverete ancora cose che vi interessano, soprattutto fra quelle che riguardano i tempi più lontani.

E infine potrete leggere la commovente “Canzone per un amico”, in ricordo di Alessandro Nizzia.