Che cosa facciamo

Ci prendiamo cura delle persone con un problema di salute mentale. E lo facciamo mettendo al centro del nostro lavoro la vita di chi soffre e promuovendo il contrasto allo stigma.

Le persone prima di tutto

La Fondazione nasce nel 2012 allo scopo di garantire e rendere più stabile il futuro della Casa. Sul solco dell’esperienza avviata nel 1971, con il suo impegno mantiene e persegue finalità di solidarietà sociale attraverso iniziative rivolte al sostegno delle persone e delle categorie più fragili.

È un Ente del Terzo Settore (ETS), che opera vincolando la destinazione del patrimonio ed eventuali altre rendite ai fini istituzionali. Tutti gli amministratori non ricevono alcun compenso per la loro opera. La sua attività è indirizzata prioritariamente a consolidare e migliorare l’esperienza della Casa intesa come luogo fisico di cura e sviluppare un più ampio lavoro culturale per promuovere il contrasto allo stigma e l’idea di una società più solidale e attenta alle diverse forme di disagio, soprattutto mentale.

Una Struttura Residenziale Psichiatrica 3.1

In merito al primo aspetto, la Casa dell’Ospitalità di Ivrea, nata più di 50 anni fa come iniziativa rivolta a ogni tipo di persone deboli che necessitano di una residenza comunitaria (handicappati, senza dimora, malati psichiatrici, anziani soli/non autosufficienti, ecc.) si è evoluta verso quella che è la situazione attuale: una Struttura Residenziale Psichiatrica 3.1, che accoglie due nuclei da 10 pazienti adulti in condizioni di sofferenza psichica.

L’organizzazione e le attività della Casa sono gestite, oltre che dalla Fondazione, dalla Cooperativa sociale L’Arte della cura – formata da tutti gli operatori professionali che operano nella struttura di Via Burolo. La Cooperativa gestisce i servizi di cura e assistenza rivolte agli ospiti e tutte le attività che coinvolgono gli stessi – dai laboratori creativi alle uscite, dalla ginnastica alle attività ricreative.

I percorsi di accoglienza e cura

Gli operatori della Cooperativa lavorano in una prospettiva di tipo socioriabilitativo, secondo cui per ogni paziente viene formulato un Progetto Terapeutico Riabilitativo Personalizzato (PTRP) che riassume le linee di intervento essenziali da adottare con il singolo paziente in risposta ai suoi bisogni specifici, e che deve essere coerente con il Piano di Trattamento Individuale (PTI) proposto dal CSM di riferimento. Nel PTRP è declinato il percorso clinico-assistenziale del paziente, che coinvolge l’area della salute, della cura di sé e abitazione, delle competenze, della gestione del denaro e delle capacità relazionali, e che può comprendere la partecipazione ad attività socio-riabilitative gestite e/o coordinate dalla Struttura stessa.

La Cooperativa gestisce anche due SRP3.3 per un totale di 8 ospiti e si occupa di Servizio Domiciliare per utenti psichiatrici, il tutto in convenzione con ASL TO4 e/o altre ASL della Regione Piemonte.

Il Recovery College

Relativamente alla promozione di una nuova e diversa cultura sui temi della salute mentale, il lavoro della Fondazione si è concentrato, a partire dal 2018, in particolare sull’iniziativa del Recovery College. La Recovery è un modo di ripensare la sofferenza mentale da parte di tutti coloro che la vivono, con l’obiettivo di ridurla e di convivervi con serenità. Non è una tecnica, né un protocollo di cura, ma un percorso unico per ogni persona che pone al centro la persona, la costante ricerca di risorse per abilitare il singolo facendogli riscoprire il valore della propria vita, il coinvolgimento di quanti sono al fianco di chi soffre.